L’utilizzo di telecamere in casa per controllare colf, badanti, baby sitter o giardinieri è possibile nel rispetto della normativa sulla privacy.

Per farlo, bisogna informare il personale di servizio della loro presenza nell’appartamento e chiederne il consenso al trattamento dei dati La legge sulla privacy, infatti, stabilisce che «Nell’ambito del rapporto di lavoro domestico e del telelavoro il datore di lavoro è tenuto a garantire al lavoratore il rispetto della sua personalità e della sua libertà morale. Il lavoratore domestico è tenuto a mantenere la necessaria riservatezza per tutto quanto si riferisce alla vita familiare». Per questo, bisogna consegnare al proprio collaboratore l’informativa sulla privacy che va firmata per conoscenza e deve contenere in dettaglio l’esistenza dell’impianto nell’appartamento, le zone inquadrate, i fini per i quali le immagini vengono raccolte, il titolare del trattamento dei dati, ecc. Per ogni chiarimento, è bene sempre rivolgersi ad un avvocato di fiducia.

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